STORIE RIPROPOSTE | 2016-2024 ASD Le Tre Rose Rugby – Un racconto ispirato liberamente all’articolo “Rugby. Casale Monferrato, l’accoglienza in meta con Le Tre Rose” di Roberto Brambilla, pubblicato sabato 23 novembre 2024.
Come una squadra di rugby composta da rifugiati e richiedenti asilo ha trasformato lo sport in un ponte per l’integrazione sociale a Casale Monferrato
«Le Tre Rose mi hanno insegnato che se si fa qualcosa per la comunità senza secondi fini, poi il bene ritorna». Paolo Pensa, 62 anni, ex carabiniere e operatore salesiano, riassume così dieci anni di un’esperienza che ha rivoluzionato il rugby piemontese e l’integrazione sociale a Casale Monferrato.
La Nascita delle Tre Rose Rugby: Un Progetto d’Integrazione Sociale
La storia del rugby inclusivo inizia nel 2014, quando Paolo Pensa propose per la prima volta alla cooperativa Se.Na.Pe di coinvolgere alcuni ospiti delle strutture di accoglienza nella polisportiva Tre Rose di Rosignano Monferrato. I primi protagonisti furono giovani ghanesi che, pur non avendo mai praticato rugby, dimostrarono eccezionali capacità atletiche.
Incoraggiato dai risultati, nel 2015 Pensa lanciò un progetto di inclusione più ambizioso: creare una squadra di rugby multietnica che rappresentasse l’intera comunità di Casale Monferrato. Insieme all’allenatore Luca Patrucco, iniziò il reclutamento di giovani rifugiati nelle strutture di accoglienza e nelle scuole di italiano.
Rugby e Integrazione: Superare gli Ostacoli Burocratici
Il progetto delle Tre Rose Rugby, sostenuto dalla Regione Piemonte, incontrò inizialmente difficoltà burocratiche. Il regolamento della Federugby limitava il numero di stranieri schierabili, creando per cui la squadra si allenava ma non poteva gareggiare.
La svolta arrivò grazie alla sensibilità della Federazione Italiana Rugby (FIR), che concesse deroghe speciali considerando i giocatori “di formazione italiana”. Nasceva così la prima squadra multietnica a partecipare a un campionato federale in Italia.
Dieci Anni di Sport e Inclusione Sociale
Oggi le Tre Rose Rugby Casale Monferrato militano in Serie C, rappresentando un modello di integrazione attraverso lo sport. In dieci anni di attività, circa 300 giovani rifugiati hanno fatto parte del progetto, principalmente provenienti dall’Africa subsahariana.
Il rugby sociale ha facilitato l’ottenimento di permessi di soggiorno, la ricerca di lavoro e l’inserimento abitativo. «L’essere della squadra è diventata una garanzia di affidabilità», spiega il presidente Pensa, evidenziando come lo sport abbia creato fiducia nella comunità locale.
Lamin Sanneh: Una Storia di Integrazione Riuscita
Tra i protagonisti del rugby inclusivo spicca Lamin Sanneh, 26 anni, arrivato dal Gambia nel 2016 via Lampedusa. Ex calciatore nel suo paese, Lamin è diventato mediano di mischia delle Tre Rose, si sposato e diventando padre.
«Paolo è un secondo padre per me. Non siamo solo una squadra ma una famiglia», racconta Lamin, che lavora come cuoco e rappresenta il successo dell’integrazione sociale attraverso lo sport. Il suo esempio dimostra come il rugby possa trasformare vite e creare opportunità.
Il Rugby come Metafora di Inclusione
«Nel rugby tutti hanno un posto e un ruolo», afferma Paolo Pensa. «Non c’è nessuno che può vincere da solo. Si gioca, si vince e si perde insieme». Questa convinzione ha permesso alle Tre Rose Rugby di ridurre pregiudizi e costruire ponti nella comunità di Casale Monferrato.
La squadra, che include anche giocatori italiani come Filippo Russo di Catania, dimostra come lo sport multietnico possa unire culture diverse verso obiettivi comuni.
Riconoscimenti Internazionali e Impatto Sociale
Il progetto delle Tre Rose Rugby ha ottenuto riconoscimenti importanti:
- Documentario di Walter Zollino
- Servizio della CNN internazionale
- Incontro con Papa Francesco nel 2018
- Sostegno di Maxime Mbandà (ex Nazionale italiana)
Nonostante episodi di intolleranza, come il danneggiamento del pulmino nel 2017, la risposta della comunità è stata positiva, con raccolte fondi spontanee per supportare la squadra.
Il Futuro del Rugby Inclusivo a Casale Monferrato
Allenate da Stefano Formaggio, le Tre Rose Rugby si allenano al campo del quartiere Ronzone, messo a disposizione dal Comune nel 2013. Dal 2024, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la squadra dispone di un nuovo pulmino per gli spostamenti.
Il sogno di Paolo Pensa resta ambizioso: «Vorrei creare una base di giocatori e così lottare per la promozione», nonostante la rotazione continua dei giocatori legata al loro status di richiedenti asilo.
Un Modello di Integrazione Sociale
Le Tre Rose Rugby Casale Monferrato rappresentano un esempio virtuoso di come lo sport possa favorire l’integrazione sociale. Questa squadra multietnica ha dimostrato che il rugby può essere molto più di un semplice sport: è un veicolo di inclusione, crescita personale e coesione sociale.
Il progetto continua a essere un faro di speranza, dimostrando che quando si lavora per la comunità senza secondi fini, il bene ritorna moltiplicato.
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