STORIE RIPROPOSTE | 2016-2024 ASD Le Tre Rose di Casale: Giocare nelle tre Rose Rugby: “un garanzia per trovare lavoro e casa” 12 giugno 2023
Le Tre Rose Rugby di Casale Monferrato rappresentano un caso unico nel panorama sportivo italiano: la prima squadra multietnica a competere in un campionato federale di rugby, diventata simbolo di integrazione attraverso lo sport.
Il campo di Ronzone era per tutti molto pesante quella domenica pomeriggio monferria del 2023. Lamin correva verso la meta con la palla ovale stretta al petto, i polmoni che bruciavano per lo sforzo. Dietro di lui, i compagni urlavano incoraggiamenti in quattro lingue diverse. Un cacofonia corale d’italiano, francese, arabo, wolof.
Paolo Pensa e della Squadra Multietnica delle Tre Rose
Era il 2017, tre anni dopo che Paolo Pensa aveva avuto quella che tutti chiamavano “l’idea folle”. Presidente delle Tre Rose Rugby Casale Monferrato, Paolo aveva trasformato una piccola società sportiva di provincia in qualcosa che nessuno aveva mai visto prima: la prima squadra multietnica d’Italia a giocare in un campionato federale di rugby.
Come Nasce il Progetto di Integrazione Attraverso il Rugby
“All’inizio pensavano fossi pazzo,” raccontava Paolo quella sera nel terzo tempo rugby, mentre i ragazzi della squadra condividevano panini e bibite attorno ai tavoli. “Nel 2014 la cooperativa Senape mi chiese se potevo far giocare quattro giovani migranti. Io dissi sì senza pensarci troppo. Ancora non sapevo che le cose sarebbero cambiate per sempre.”
La sfida era stata impegnativa. La Federazione Italiana Rugby aveva regole precise: per giocare in una formazione italiana, i giocatori non dovevano aver mai praticato lo sport nel loro paese d’origine. Ma Paolo non si era arreso. Aveva ottenuto deroghe, aveva battagliato con i dirigenti della federazione.
“Andavo nelle scuole d’italiano per stranieri,” continuava Paolo, gli occhi che brillavano mentre ricordava. “Dicevo loro: ‘Voi sarete la squadra di rugby di Casale. Chi segue questo sport tiferà per voi.’ Vedevi i loro volti illuminarsi. Improvvisamente non erano più solo rifugiati o migranti. Erano atleti.”
La Storia di Lamin Sanneh: Dal Gambia al Rugby Italiano
Lamin Sanneh sorrideva ascoltando il presidente. A 25 anni, il giovane gambiano era diventato uno dei pilastri della squadra. La sua storia era simile a quella di molti suoi compagni: un viaggio migranti Mediterraneo nel 2016, l’approdo a Reggio Calabria, poi la risalita verso nord fino al Piemonte.
“Quando sono arrivato qui, non parlavo italiano. Non conoscevo nessuno,” raccontava Lamin, con le mani che gesticolavano nell’aria. “Il rugby mi ha dato tutto: una famiglia un futuro. Sul campo non importa da dove vieni. Conta solo se sai passare la palla al momento giusto.”
Rugby Multietnico: I Valori dello Sport che Unisce
La squadra rugby multietnica è un mosaico di storie e provenienze: ragazzi dall’Africa subsahariana, dal Marocco, dall’Albania, dalla Romania. Giovani tra i 20 e i 30 anni che avevano lasciato tutto alle spalle per inseguire un sogno di vita migliore. Nel rugby avevano trovato non solo uno sport, ma un lingua universale.
“Il rugby insegna cose che nessuna scuola può insegnare,” spiegava Paolo, osservando i suoi ragazzi che manutenevano il campo di Casale Monferrato dopo l’allenamento. “Il rispetto per l’avversario, il sostegno al compagno, la forza del gruppo. Qui tutti si equivalgono. L’unica differenza è nel colore delle maglie, ma dopo novanta minuti di gioco, il fango sulle magliette ed po’ dappertutto, rende tutti uguali.”
Diffusione Mediatica: CNN e il Riconoscimento Internazionale
La storia Le Tre Rose Rugby aveva fatto il giro del mondo. Nel 2020 la CNN rugby Italia aveva dedicato un servizio alla squadra che stava cambiando il rugby. Ma per Paolo e i suoi ragazzi, il vero successo si misurava in modo diverso.
“Giocare nelle Tre Rose è stato come ottenere un passaporto,” diceva Paolo con orgoglio. “I ragazzi hanno trovato casa, lavoro, dignità. Lamin ora è un cuoco apprezzato. Altri hanno aperto piccole attività.”
La Crescita del Progetto: Campo Ronzone e Nuove Squadre
Il progetto continuava a crescere. Dal campo Ronzone Casale Monferrato, ottenuto dal Comune nel 2013, l’iniziativa si stava espandendo. Con la cooperativa Alpi del mare Ticineto stavano costruendo una nuova squadra.
“Nel rugby,” concludeva Paolo mentre le luci del campo si spegnevano una dopo l’altra, “dopo ogni partita c’è il terzo tempo rugby tradizione. Ci si trova tutti insieme a pranzare, vincitori e sconfitti. È il momento più bello, perché capisci che oltre la competizione c’è qualcosa di più grande: l’umanità.”
Il Messaggio delle Tre Rose: Rugby Come Strumento di Integrazione
Lamin annuiva, ripensando al ragazzo terrorizzato che era sbarcato in Calabria sette anni prima. Ora aveva un permesso di soggiorno, un lavoro che gli piaceva, una squadra che era diventata la sua famiglia. Sul campo di rugby Lamin aveva compreso non solo le regole del rugby, ma anche lo stile di vita italiano.
“Questo sport t’insegna che insieme si va a meta,” diceva sorridendo, usando un’espressione che aveva imparato dai compagni italiani. “E noi, alle Tre Rose Rugby Monferrato, andiamo sempre insieme.”
Il vento del Monferrato soffia piano tra i pali della porta del campo Ronzone, portando con sé il profumo i nuove opportunità di convivenza a dimostrazione che attraverso sport si possono scorgere ponti dove altri vedono solo muri.