“Le Tre Rose Rugby”: sport e solidarietà immigrati

STORIE RIPROPOSTE | 2016-2024 ASD – Le Tre Rose Rugby incontra Papa Francesco: sport e inclusione immigrati – fonte Casale News: “Tre Rose Nere”: sport, solidarietà e comunità in una serata imperdibile a Casale Monferrato Casale Monferrato, 10 dicembre 2024 

Casale Monferrato, 10 dicembre 2024 

Giovedì 12 dicembre, alle ore 18, il Salone Tartara del Mercato Pavia accoglierà la festa della speranza: farà infatti da cornice per la proiezione in anteprima del documentario “Tre Rose Nere”, diretto e prodotto dal videomaker valenzano Walter Zollino. Ma questa non sarà una semplice serata di cinema: sarà la celebrazione di un progetto sportivo unico nel suo genere, che dal Monferrato ha saputo parlare al cuore di un’intera nazione, trasformando un campo da rugby in un laboratorio di integrazione e solidarietà. 

Una storia di passione e fratellanza 

Nel 2014, un ex carabiniere e operatore salesiano Paolo Pensa gettò il seme di un’idea semplice ma rivoluzionaria: offrire ai rifugiati ospiti delle strutture d’accoglienza della cooperativa Se.Na.Pe la possibilità di avvicinarsi al rugby. Da quel nucleo di quattro giovani ghanesi nel campo di Rosignano Monferrato prese corpo in pochi mesi una squadra multietnica, capace di superare regole federali che limitavano a un solo straniero per formazione e di conquistare, partita dopo partita , un posto in Serie C2. 

“Tre Rose Nere” racconta non solo le mete in campo, ma soprattutto le imprese che si ripete tre volte la settimana del pullmino che tra Ozzano, San Germano e Valenza raccoglie atleti per lo studio dell’italiano tra un allenamento e l’altro, oltre alla gestione delle pratiche per il permesso di soggiorno, la ricerca di una casa e di un lavoro. Ogni inquadratura restituisce il respiro di chi, arrivato dall’Africa subequatoriale, ha trovato nel rugby e nei suoi valori (rispetto, lealtà, disciplina, solidarietà) l’inizio una nuova vita. 

Il documentario: il campo Ronzone

Walter Zollino, che con la sua telecamera ha seguito la squadra fin dalle prime sgambate sul prato, ha saputo trasformare un racconto sportivo in un documento di grande umanità e impatto. “Tre Rose Nere” alterna immagini dei ragazzi in mischia a testimonianze autentiche: 

Paolo Pensa, che descrive l’emozione della prima deroga federale, concessa per un “caso” troppo importante per rimanere bloccato vincoli burocratici. 

Mirella Ruo, volontaria instancabile che coordina alloggi, pasti e scuola d’italiano, definisce il campo di Ronzone “un porto sicuro”; 

● Alcuni dei protagonisti, come Lamin Sanneh (Gambia), Youssef Syla (Costa d’Avorio) e Ali Abubakar (Sudan), che raccontano in presa diretta come il rugby abbia dato loro dignità, autonomia e un futuro. 

La colonna sonora, a tratti piena d’energia e a tratti malinconica, accompagna i momenti di gioco, le partite sotto la pioggia e sorrisi e battute durante il “terzo tempo” – quando avversari e compagni si ritrovano a tavola per condividere un pranzo e un brindisi. 

Solidarietà in primo piano 

L’evento del 12 dicembre non è soltanto un intrattenimento culturale: è un atto di sostegno concreto alla comunità d’immigrati. Durante la serata sarà possibile sostenere attraverso donazioni la missione della ASD Le Tre Rose e a sviluppare le iniziative sul territorio casalese: borse di studio per i giovani migranti, spese mediche per persone in difficoltà, potenziamento della struttura sportiva del Ronzone. 

Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, il cui generoso contributo ha permesso l’acquisto di un pulmino di 9 posti, cuore logistico dell’intero progetto. Grazie a questo veicolo, si possono condurre tre volte la settimana i giocatori dalle strutture di accoglienza al campo.

Comunità e coraggio: il futuro delle “Tre Rose” 

Il Salone Tartara, con le sue volte in mattoni a vista, ospiterà un dibattito post-proiezione animato da Walter Zollino, dal presidente Pensa e da alcuni componenti della squadra. Si parlerà di prospettive per il 2025: consolidare una “rosa” stabile di atleti italiani e stranieri, l’ampliamento delle attività giovanili (under 14 e under 16, dove spicca il nome di Aleandro Jubi, convocato in selezione regionale), e la nuova collaborazione con le scuole di Casale Monferrato per introdurre il rugby come materia curriculare nelle lezioni di educazione motoria. 

Sul palco, insieme ai protagonisti della pellicola, saliranno rappresentanti delle istituzioni locali, della Federazione Italiana Rugby e delle associazioni di volontariato, a testimoniare un’alleanza virtuosa tra pubblico e privato, sport e terzo settore. 

Un invito alla partecipazione 

«Questa serata è per tutti: famiglie, appassionati di sport, operatori sociali, studenti e curiosi» Prenotate il vostro posto. La partecipazione non è solo culturale, ma un gesto di vicinanza a un progetto che ha già cambiato la vita a centinaia di giovani e che, grazie alla solidarietà del territorio, continuerà a crescere.

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